CARTOLINE DALL’ITALIA: LA SCALA DEI TURCHI

Ancora un post per la Scala dei Turchi. Questa volta a parlarne è Il Deutsch-Italia, un giornale online, diretto non solo ai lettori italiani, ma anche a quelli tedeschi.

Dall’articolo, a firma di Damiano Meo, si possono raccogliere parole delicate, ma toccanti, dedicate ad uno dei più bei “monumenti” creati dall’estro della Natura, – un sito che caratterizza il nostro territorio e la cittadina di Realmonte – parole di elogio che nella seconda parte dell’articolo vengono affidate al grande scrittore empedoclino Andrea Camilleri.

La candida scogliera si tuffa in picchiata, come un gabbiano, nell’acqua dalle infinite tonalità cristalline. Sulla sua sommità un cane sembrerebbe contemplare l’orizzonte, con fare quasi filosofico, mentre due innamorati, nel tentativo di far partecipare la loro unione al mistero dell’eternità, incidono la roccia come se fosse una tavoletta d’argilla.

Tutto partecipa alla poesia dell’estate alla Scala dei Turchi, a pochi minuti dalla Valle dei Templi, nel territorio di Realmonte. Si dice che l’appellativo derivi dai natanti, con marinai dalla pelle scura, che, per secoli, vi sono approdati, talvolta per proteggersi dalle intemperie ed altre per far razzìa nei villaggi.

In questo mare è anche cresciuto lo scrittore Andrea Camilleri, che, nel libro “La prima indagine di Montalbano”, tratteggia una descrizione singolare delle emozioni del commissario a contatto con uno spettacolo naturale così pervasivo:

«Montalbano si sentì sturduto dall’eccesso dei colori, vere e proprie grida, tanto che dovette per un attimo inserrare l’occhi e tapparsi le orecchie con le mano. C’era ancora un centinaro di metri per arrivare alla base della collina, ma preferì ammirarla a distanza: si scantava di venirsi a trovare nella reale irrealtà di un quadro, di una pittura, d’addivintare lui stesso una macchia – certamente stonata – di colore. S’assittò sulla sabbia asciutta, affatato. E accussì stette, fumandosi una sigaretta appresso all’altra, perso a taliare le variazioni della tinteggiatura del sole, via via che andava calando, sui gradoni più bassi della Scala dei Turchi».

 

Le foto tratte dall’articolo:

Il video, poi, è uno dei più spettacolari pubblicati sul web

 


La notizia è tratta da un post dell’online magazine IlDeutchItalia.com.

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About the author: Pascal McLee

La mia vita in due parole... Dopo aver frequentato le scuole superiori in Liguria, mi sono trasferito a Torino, dove ho seguito gli studi universitari di Ingegneria Elettronica al Politecnico. Ritornato in Liguria, attualmente il mio lavoro è in stretta correlazione con il web ed i computer. Mia moglie ed io viviamo nella verde Garlenda, in Liguria, provincia di Savona.