IN UNA SPIAGGIA PULITA VENGONO TUTTI PIÙ VOLENTIERI

Una stagione balneare è volta al termine. Le nostre coste si sono dimostrate una meta turistica molto ambita, sia da italiani che da stranieri. Il bilancio è stato ampiamente positivo. Meglio allora affrontare con adeguato anticipo il tema della pulizia dei litorali, magari cercando di sensibilizzare i frequentatori delle nostre spiagge.

Scorrendo le pagine web che trattano a fondo questo argomento, abbiamo reperito un cartello effettivamente utilizzato negli anni passati in un Comune italiano con analoghe esigenze del nostro e l’abbiamo “constestualizzato” per il Comune di Realmonte.

Il cartello si riferisce ad una campagna denominata “Spiaggia pulita” (ed invito il Sindaco e l’Amministrazione di Realmonte a farla propria) che indica impietosamente i tempi di biodegradabilità dei “souvenir” che molti di noi sono soliti abbandonare sui litorali e sulla costa, in genere dopo una giornata di svago al mare.

Le cifre riportate sono da paura…

Per chiudere questo articolo, riporto altre cifre riportate da Legambiente, relative ad un sondaggio sui rifiuti reperiti in spiaggia per tutto il territorio italiano.

IN SPIAGGIA 714 RIFIUTI OGNI CENTRO METRI

Plastica, bottiglie, mozziconi di sigarette, calcinacci, stoviglie usa e getta.

Un tappeto di rifiuti soffoca le spiagge italiane. A denunciare il malcostume dei frequentatori del mare è l’indagine “Beach litter”, realizzata da Legambiente, Sono 47 i litorali monitorati: un’area di 106.245 metri quadrati (circa 800 campi di beach volley) dove sono stati trovati 33.540 rifiuti. Calcolatrice alla mano, la media è impressionante: 714 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia.

Cotton fioc e mozziconi di sigaretta

Anche quest’anno la regina indiscussa del lerciume da battigia rimane la plastica (76,3% degli oggetti trovati) seguita da mozziconi (7,9%), rifiuti di carta (5,5%), metallo (3,6%), vetro/ceramica (3,4%), legno (1,3%), tessili (1,2%) e gomma (0,8%). A guidare, invece, la top ten dei rifiuti sono tre oggetti: al primo posto ci sono i pezzi di plastica e polistirolo (22,3%), di dimensioni inferiori ai 50 centimetri, che costituiscono quasi un quarto dei rifiuti trovati. Secondo posto per i cotton fioc (13,2%) per un totale di 4.412 pezzi, diretta conseguenza della scorretta abitudine di «smaltire» questi rifiuti gettandoli nel wc e dell’inefficacia degli impianti di depurazione. Terzo posto in classifica per i mozziconi di sigaretta (7,9%): in particolare l’indagine di Legambiente ne ha contati 2.642, una quantità pari al contenuto di 132 di pacchetti.

Quest’anno almeno la nostra Scala dei Turchi è stata tenuta pulita…

La mappa del degrado

Tartarughe marine, uccelli e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca e negli attrezzi di cattura professionale oppure morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti (in particolare buste di plastica) scambiati per cibo. I rifiuti però non fanno male solo all’ambiente e alla fauna. Ma anche all’economia e al turismo. Le situazioni più critiche sono state rilevate sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino, in prossimità della foce del Tevere, dove si accumulano i rifiuti provenienti dal fiume. Qui Legambiente ha trovato il più alto numero di rifiuti: oltre 5.500 rifiuti in 100 metri.

Maglia nera anche per il litorale di Olivella nel comune di Santa Flavia (Palermo), con 1.252 rifiuti in 100 metri di spiaggia, circondata e sfregiata pesantemente anche da manufatti di cemento pericolanti. Importante segnalare anche le spiagge invase dai rifiuti provenienti dalla pesca, in particolare la spiaggia di Canovella de’ Zoppoli a Duino Aurisina, Trieste, dove ben il 65% dei rifiuti trovati sono riconducibili a reti di mitili e la spiaggia sul Mar Piccolo a Taranto, nei pressi del Parco Cimino (con il 44% dei rifiuti riconducibile alla pesca).

Meditate gente, meditate…

About the author: Pascal McLee

La mia vita in due parole... Dopo aver frequentato le scuole superiori in Liguria, mi sono trasferito a Torino, dove ho seguito gli studi universitari di Ingegneria Elettronica al Politecnico. Ritornato in Liguria, attualmente il mio lavoro è in stretta correlazione con il web ed i computer. Mia moglie ed io viviamo nella verde Garlenda, in Liguria, provincia di Savona.