RITORNO AD ITACA

Quando nella primavera del 2011 ho ascoltato per la prima volta “Itaca”, brano di Kaballà, al secolo Giuseppe Rinaldi, musicista e cantautore catanese da moltissimi anni trasferitosi a Milano, sono rimasto letteralmente folgorato…

Come un novello Ulisse, profondamente immedesimato nel viaggio alla ricerca della mia Itaca, dalle parole di questa canzone capivo sempre più, giorno dopo giorno, che avrei dovuto far ritorno alla terra natia.

Sono comunque trascorsi ancora altri quattro anni dal “viaggio” e ad oggi sono più sereno e sento consolidato quel “filo” che mi unisce ai luoghi prediletti.

Le parole di esordio della canzone “Davanti a mia c’è l’Africa, davanti a mia c’è sempre tempu e libertà” mi rivedono bambino, affacciato al belvedere della piazza principale del paese, ad ammirare il mare al tramonto, con il sole che lentamente lambisce le acque fino a scomparire.

Riporto di seguito il videoclip della canzone “Itaca”, tratto dall’album “Le vie dei canti” (Polydor – 1993) di Giuseppe Rinaldi, che ringrazio cordialmente.

 

Itaca
Kaballà
(versione originale)

Davanti a mia c’è l’Africa
davanti a mia c’è sempre tempu e libertà
Itaca, ora mi po’ aspittari
sta strada longa è fatta di acqua e di sali.
Davanti a mia c’è l’Africa
ma quanto mare vento e mare senza pietà
Itaca, ancora po’ aspittari
mille e ‘na notti prima di riturnari.
Porti d’Oriente, d’oro e d’argento
ambra da respirare
vinu duci chi nun fa durmiri.
Danzi d’amuri, aria d’incenso
preghiere da cantare
notti e notti prima di turnari.
E turnari vivi
quannu scinni ‘u suli
quannu veni l’ura di turnari.
Davanti a mia c’è l’Africa
davanti a mia si rapi u munnu e ‘a libertà
Itaca, intanto po’ aspittari
Itaca è solo un viaggio da raccontare.
Porti d’Oriente, d’oro e d’argento
ambra da respirare
notti e notti prima di turnari.
E turnari vivi
quannu scinni ‘u suli
quannu veni l’ura di turnari.
E turnari vivi quannu ‘u cielu è mari
quannu ‘u cori dici di turnari.


(traduzione in italiano)

Davanti a me c’è l’Africa
davanti a me c’è sempre tempo e libertà
Itaca, ora mi può aspettare
‘sta strada lunga è fatta di acqua e di sale.
Davanti a me c’è l’Africa
ma quanto mare vento e mare senza pietà
Itaca, ancora può aspettare
mille e una notte prima di ritornare.
Porti d’Oriente, d’oro e d’argento
ambra da respirare
vino dolce che non fa dormire.
Danze d’amore, aria d’incenso
preghiere da cantare
notti e notti prima di tornare.
E tornare vivi
quando scende il sole
quando viene l’ora di tornare.
Davanti a me c’è l’Africa
davanti a me si apre il mondo e la libertà
Itaca, intanto può aspettare
Itaca è solo un viaggio da raccontare.
Porti d’Oriente, d’oro e d’argento
ambra da respirare
notti e notti prima di tornare.
E tornare vivi
quando scende il sole
quando viene l’ora di tornare.
E tornare vivi quando il cielo è mare
quando il cuore ti dice di tornare.

About the author: Pascal McLee

La mia vita in due parole... Dopo aver frequentato le scuole superiori in Liguria, mi sono trasferito a Torino, dove ho seguito gli studi universitari di Ingegneria Elettronica al Politecnico. Ritornato in Liguria, attualmente il mio lavoro è in stretta correlazione con il web ed i computer. Mia moglie ed io viviamo nella verde Garlenda, in Liguria, provincia di Savona.