L’angolo della letteratura si arricchisce oggi dei pensieri di un concittadino, Giuseppe Meli, trasferitosi in Liguria nel 1958 e che lì ha dato una svolta alla propria vita. Giovane e volenteroso, ha iniziato una nuova avventura pur mantenendo vive le proprie radici, in un paese molto simile al suo, dove mare e montagna si integrano fra loro.
I TEMPI BEDDI DI LA GIOVENTÙ
Minni ivu luntanu e lassavu l’amici
e pir mia fineru li tempi felici
di quannu erimu picciotti senza pinseri
e ni sintivimu de cavaleri.
Tuttu lu munnu nni pariva chianu,
picciutteddi filici e scatinati,
si travagliava sodu cu’ tantu suduri
pi guadagnari lu pani cu’ tantu amuri.
Chi nni sannu ora sti picciotti moderni,
mancinu e vivinu comu i parassiti
hannu tutti li cosi e sunnu mai cuntenti
ca hannu tuttu e nu ci manca nenti.
GIUSEPPE MELI

Giuseppe Meli, classe 1931 e realmontese di origini, come tanti altri suoi coetanei nati al Sud del nostro Paese, ad un certo momento della vita si è trovato costretto ad abbandonare la sua terra, l’amato paese di Realmonte, per andare a cercare “fortuna” nel “profondo” Nord.
Siamo verso la fine degli anni ‘50 e per il giovane Giuseppe si apre un nuovo mondo.
Terzo di otto figli, è cresciuto seguendo l’ideale di una famiglia sana, unita, salda nelle tradizioni e nei veri valori.
Molto legato alle vicende del suo paese natale, con orgoglio ed attaccamento, ha continuato a mantenerne vive le tradizioni ed i ricordi fra gli amici ed i familiari.
Giuseppe ha concluso il suo cammino terreno ad Alassio, rinomata località balneare in provincia di Savona, il 14 marzo 2020.
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